Lezione Tag: massaggi_bartolini
1.2 Anatomia in immagini
Dal libro: Anatomic Study of the Clitoris and the Bulbo-Clitoral Organ, Vincent Di Marino • Hubert Lepidi
Su entrambi i lati del vestibolo, i bulbi spugnosi si collegano con le due ghiandole vestibolari maggiori o ghiandole di Bartolini.
Queste ghiandole sono ben note ai ginecologi e alle loro pazienti a causa della loro frequente infiammazione. Queste ghiandole mucipare sono topograficamente in contatto con l’estremità posteriore dei bulbi. Le ghiandole hanno un diametro medio di 15 mm, forma più o meno sferica, leggermente appiattita, talvolta ovoidale, con superficie irregolarmente mammillata. La loro consistente consistenza ne permette una facile identificazione alla palpazione durante la dissezione. Tuttavia, la forte aderenza della ghiandola al tessuto cellulare adiacente ne rende difficile il rilascio. Tale nozione è dimostrata anche in corso di release chirurgica in vista dell’exeresi di questa ghiandola, resa ancor più difficoltosa dalle notevoli aderenze infiammatorie.
La ghiandola presenta connessioni molto strette con la parte posteriore tumefatta del bulbo della clitoride. La ghiandola può essere situata nella parte posteriore e semplicemente tangente alla convessità dell’estremità rigonfia del bulbo. La ghiandola vestibolare può quindi essere descritta come segue: un’estremità anteriore rivolta verso l’orifizio esterno della vagina; un’estremità posteriore collegata al muscolo trasverso superficiale; una superficie vulvare mediale più o meno concava; una superficie laterale convessa rivolta, ma a distanza, dal primo pilastro rastremato del clitoride; un lembo superiore premuto contro la fascia inferiore del diaframma urogenitale; e un bordo inferiore a contatto con il muscolo trasverso superficiale. Il muscolo bulbospongioso viene applicato al bordo inferiore e quindi alla superficie inferiore del bulbo, come visto in precedenza.
Il dotto escretore misura 1-2 cm. Il suo diametro può raggiungere i 2 mm. Inclinato in avanti e verso l’interno, si apre nel solco vestibolare lungo l’inserzione dell’imene o dei suoi resti caruncolati (carunculae hymenales), alla giunzione dei 2/3 anteriore e 1/3 posteriore del vestibolo. La secrezione prodotta da questa ghiandola (ghiandola tubuloalveolare dal punto di vista istologico) è un muco liquido trasparente o opalescente. Viene secreto durante il coito e contribuisce alla lubrificazione delle pareti dei genitali esterni.
Le connessioni neurovascolari delle ghiandole sono laterali. Il fascio neurovascolare impegnato al di sopra della superficie laterale della ghiandola comprende rami dell’arteria perineale profonda (arteria bulbare), vene voluminose e il ramo profondo del ramo perineale del nervo pudendo.




Introduzione
In questo divulvacorso ti parlerò dell’anatomia delle ghiandole Bartolini ma ti spiegherò soprattutto tutte le strutture muscolari che le sostengono così da aiutarti ad individuarle ma anche a massaggiarle e a provare sollievo via via che si sfiammeranno.
Per spiegarti come massaggiarle userò dei modellini ma ovviamente la tua anatomia dovrai conoscerla quindi dovrai esplorarti.
Spero riuscire a darti le informazioni necessarie per poterle individuare ma anche per sentire quale tipo di massaggio e fitoterapico ti da più sollievo.
Per i fitoterapici ho scelto quelli che sono meno aggressivi e che hanno meno effetti collaterali, ce ne sarebbero molte altre di soluzioni ma meglio lasciarle per una consulenza dove il professionista può seguirti da vicino.
Spero che queste informazioni possano esserti davvero di aiuto, assieme magari un percorso di riabilitazione pelvica, che suggerisco sempre in casi di bartolinite, per insegnare a quei muscoli a rilassarsi.