8.3 Sextoy per punto G

Tra questi ce ne sono di vari tipi e a volte alcuni che vengono spacciati per potentissimi stimolatori di tutti i punti G e poi invece una si ritrova a non sentire nulla.
Ci sono quelli con una curva che va a stimolare tutta la parete anteriore quindi “ndo coio coio” e il punto G non scappa, e quelli che bisogna già sapere dove sta il proprio punto e quindi se una non sa possono essere poco utili.

Per sperimentare suggerisco quindi quelli “generici” con una bella curva che possa abbracciare tutta la parete vaginale anteriore (si chiama così).

1. Non ricordo più il brand, la scatola che serviva per caricarlo dopo 3 anni è diventata tutta appiccicosa. Una lunghezza non adeguata per raggiungere la zona CUV.
2. Orchidea di Idee Du Desir, ancora in vendita. Un dildo di legno scolpito, si trova sia il modello liscio che con scanalature o come questo con “palline” per una doppia funzione, può dare piacere sia all’entrata che alla zona CUV e in profondità.
3. Banana di Love To Love. Dildo con un orifizio dove poter inserire un piccolo bullet, ha l’angolo giusto per stimolare la zona CUV.
4. Dildo in vetro a forma di tentacolo di polpo. Si trova simili per diversi brand (anche su aliexpress). Se è abbastanza grandino può stimolare la zona CUV.
5. Gigi di Lelo. Completamente inutile per stimolare la zona CUV data la sua scarsa lunghezza e l’impugnatura poco adatta, mentre lo si usa si rischia di premere i pulsanti e cambiare intensità/vibrazione senza volerlo.
6 e 7. Dildo di vetro che ho preso su Aliexpress. Potrebbero essere usati per la zona CUV ma esistono forme più utili.
8. Questi modelli -incluso con bulbo più grande- vengono venduti come ottimali per andare a stimolare la zona CUV. Funzionerebbe un po’ se si sapesse già dove si trova e comunque nell’usarlo si dovrebbe mirare sempre là, quindi non facile soprattutto in un momento in cui non si dovrebbe “ragionare” molto.
9. Cici di Svakom. Leggermente flessibile e tende a mantenere un po’ la curva impostata. Non tra i migliori per stimolare la zona CUV.
10. Vibratore per punto G di OVO. Questo tipo di modello, con una specie di “bottone” in cima, è poco pratico perchè si dovrebbe sapere bene dove sta la zona CUV. Inoltre lo “scalino” potrebbe essere fastidioso se lo si usa con dei movimenti dentro/fuori.

Quelli più lunghi e curvi possono essere usati per stimolare il punto A e il punto profondo che si trovano proprio in fondo alla vagina rispettivamente sopra e sotto la cervice.


Per unire un effetto wow si possono usare i vibratori “ciucciaclitoridi” che con le vibrazioni particolari attivano meno i muscoli della clitoride ma si la clitoride, così squirtare potrebbe risultare più facile!

Esercizio


Vai alla ricerca del tuo punto G!
Prova in posizioni come accovacciata o sul bidet, inserendo uno o due dita in vagina con il polpastrello che guardi verso il soffitto della vagina. Percorri tutto il soffitto facendo delle pressioni, movimenti circolari piccoli. La zona cuv può essere piccola quanto un cecio, a volte si sente un po’ un affossamento, a volte è in corrispondenza della “pagnottella”, a volte è molto più profonda.


Come capisci se l’hai trovata?

Semplice, si sente qualcosa di diverso dal tessuto vaginale che sta intorno. Non è detto che sia piacere, non sempre è il bisogno di urinare anche perchè se vai molto in fondo lo stimolo può farsi vivo perchè premi sulla vescica. È difficile spiegare a parole ma quando lo trovi lo senti: è diverso! Le zone cuv possono anche trovarsi molto in profondità e tu avere delle dita che non ci arrivano e in questi casi può essere utile la mano di un’altra persona o un sextoy con le curve giuste.

Una volta trovato questo punto puoi provare vari tipi di stimolazioni ricordandoti che è una zona con innervazione viscerale e la sola vibrazione ferma non darà molti risultati, serve impatto, serve pressione, serve un massaggio!

5.3 Come introdurre i sextoy in coppia

Una delle difficoltà principali delle mie pazienti e anche delle mie follower è quella di introdurre in coppia un sextoy.

C’è spesso questa paura che il partner maschio possa non accogliere un oggetto estraneo, perché potrebbe esserci il timore che portare un oggetto in coppia possa voler dire che lui “non sia abbastanza”, “non la soddisfi”…

Questo è uno stereotipo, un pregiudizio, una leggenda che ci appesantisce.

L’idea che introdurre un sextoy in coppia possa significare che l’altra persona “non sia abbastanza” o che “non sappia soddisfare” in questo caso la donna è uno scoglio difficile da superare e purtroppo alcune persone arrivano a crederci.
Sto parlando di donne e di uomini proprio per sottolineare questa eteronormatività, questo binarismo che può capitare in questo tipo di coppia soggetta a secoli di “giochi di ruolo” intesi come: l’uomo è quello che deve soddisfare, dare piacere alla donna e la donna deve ricevere, accogliere senza fare niente.
Quindi se in questa situazione si andasse ad introdurre un sextoy è come se stessimo dicendo a quell’uomo che non è in grado.
Questo è il messaggio che c’è timore che possa passare.

Come si può abbattere questo pensiero?

Parlandone.
Parlare con il proprio partner e raccontargli cosa si vorrebbe provare.
Se dovesse esserci timore di parlarne potrebbe essere un idea quella di regalare un sextoy pensato per l’uomo, quindi proprio per far capire che il sextoy non è fatto per sostituirlo ma per aumentare il piacere o sperimentare qualcosa di nuovo, di diverso.

Sperimentare come aumentare il piacere con degli oggetti, come alcuni oggetti domestici che possano andare a stimolare il corpo in modo diverso da come possano fare le mani ed arrivare gradualmente all’oggetto pensato per la sessualità.

Nel video vi faccio alcuni esempi.

Coinvolgere il partner potrebbe essere un altro modo per parlarne: dire cosa vorremmo provare e magari guardare online dei sexy shop (o, perché no, andarci insieme).

Ma anche guardare insieme questo video!
Non solo questo ma magari altri dove si parla della difficoltà nel raggiungere gli orgasmi e di quanto i sextoy possano facilitare nel portare divertimento.

Se ancora dovessero esserci delle difficoltà nell’affrontare l’argomento è sempre possibile rivolgersi ad unə psicosessuologə per farsi aiutare a comunicare, ad abbattere qualche tabù con ə partner.

5.2 Come inserire un sextoy in un’altra persona (in vagina)

Una delle cose che può essere un pochino più difficile per due persone che amoreggiano è quella di usare un sextoy su un’altra persona.
Questo perché l’oggetto in sé non da subito un feedback su come sta rispondendo l’altra persona o chi lo utilizza attivamente potrebbe non sentire bene qual’è la strada, qual’è la direzione migliore da prendere.
Ed è per questo che intanto il dialogo e la comunicazione sono importantissimi ma anche avere qualche informazione in più in partenza può fare la differenza.

Spesso si pensa che gli orifizi – quindi l’apertura vaginale e anale – siano fatti in modo per cui si abbia una “strada tutta a diritto” ma non è così.


Una vagina ha delle curve perché è dentro un bacino e queste curve che presenta vanno rispettate.


Altrimenti la persona potrebbe non provare piacere o, peggio, provare fastidio e dolore.

Che fare?

Esplorare prima quella vagina con le dita e cercare di capire meglio dove si orienta e quale sia la sua lunghezza così da potersi adattare a quella specifica situazione.

Dunque esplorare prima con le mani ci dice:

  • quale sia l’accoglienza di quella vagina
  • se l’oggetto che sto per inserire va bene (considerandone il diametro)

Una volta esplorato con le mani bisogna ricordarsi che le mani, le dita e gli oggetti sono diversi.

Uno dei suggerimenti più semplici che possa aiutare l’inserimento è seguire la curva della vagina – andando incontro alla sua anatomia – come vi mostro nel video.

I sextoy più rigidi potrebbero portare più fastidio, mentre alcuni di quelli in silicone meno così da potersi meglio adattare alla vagina e seguendone la curvatura specifica portare più piacere.

7.5 Come favorire gli orgasmi vaginali

All’entrata vaginale inoltre piacciono le “curvine”: queste “gobbettine” vanno a massaggiare e stimolare l’entrata vaginale dove ci sono i bulbi della clitoride. Se non ricordi l’anatomia ti consiglio di andare a rileggere il capitolo dove ti racconto tutti i punti di piacere!!

Se una persona ancora non prova piacere con una penetrazione, potrebbe bastare aggiungere una vibrazione alla stimolazione interna, in questo modo la stimolazione esterna della clitoride aiuterà: si andrà letteralmente ad insegnare a quella vagina che può provare piacere e, piano piano, si potrà risvegliarla!

Per quelle vagine, invece, che non hanno difficoltà con i diametri, si può optare per dei sextoy con un diametro maggiore. Purtroppo si reperiscono ancora un po’ difficilmente, ma, come quelli di vetro, possono essere molto stimolanti.

5.8 Lubrificanti e pulizia sextoy

E in caso di vaginosi e/o candidosi?

Per una disinfezione di alto grado, solo in caso di infezioni o che la coppetta sia finita dentro un gabinetto o in posti remoti e oscuri si può sterilizzare con acqua e disinfettanti a base di ipoclorito di sodio o altri sporicidi, ad esempio i prodotti per la disinfezione dei prodotti per la alimentazione dei neonati o l’amuchina o candeggina se non si ha altro e solo in caso di effettivo bisogno.

SOLO PER DILDO DI VETRO E SILICONE = Diversi studi sulle protesi dentarie hanno evidenziato come possa funzionare bene anche una “cottura” in microonde. Una cottura in microonde a 650 W e 690 W per quattro e sei minuti non hanno mostrato crescita microbica. (qua lo studio).

Riguardo alle soluzioni con ipoclorito di sodio, qua uno studio che evidenzia come questo rispetto a un normale detergente o altre soluzioni, elimini completamente le colonie di candida dai dispositivi orali. (qua lo studio).

Per i prodotti specifici per la disinfezione che riportino azione sporicida, seguire le indicazioni sulla confezione.

Per ipoclorito di sodio. Serve che la soluzione abbia circa lo 0,1% di cloro attivo. Una candeggina normale va dai 2 ai 5% di cloro attivo. Quindi in un bicchiere di acqua (circa 200-250 ml) ci andrà una diluizione di 1 a 20, ovvero per 200 ml di acqua circa 10 ml di candeggina commerciale che equivale a un cucchiaio da minestra.

Puoi lasciare in ammollo il sextoy se è veramente watrproof (ma se va a pile meglio di no) oppure bagnare un panno ed avvolgere il sextoy e lasciarlo così per circa mezz’ora.

9.6 Igiene intima anale e protezioni

La funzione del retto è quella di accogliere la cacca. So che lo sapevi già, ma ricordarlo non guasta.
Perché molte persone pensano “se infilo un dito o il pene e trovo una lenticchina, come si fa?”. Chi inserisce qualcosa in ano sa che dentro solitamente ci sta la cacca e che potrà uscire diversamente colorato.
Ora, se si usano i guanti o i preservativi non ci sono grosse difficoltà, si tolgono le protezioni e si buttano nel cestino.

Sconsiglio di farlo a pene nudo anche se ci si fida del/la partner, perché i batteri fecali ci stanno sempre e possono causare uretriti poco simpatiche.

Una domanda che mi sento fare spesso è: “Preparare l’ano prima?”

Un clisterino che vuoi che sia? 
I clisteri possono scombinare la flora batterica del retto e del colon, come anche andare a dilatare troppo le pareti rettali e causare o favorire dei prolassi rettali. Quindi se proprio non ne potete fare a meno cercate di non usare più di 200 ml di acqua e non più di una volta a settimana.

7.1 Favorire gli orgasmi da stimolazione interna

All’entrata vaginale inoltre piacciono le “curvine”: queste “gobbettine” vanno a massaggiare e stimolare l’entrata vaginale dove ci sono i bulbi della clitoride. Se non ricordi l’anatomia ti consiglio di andare a rileggere il capitolo 2 dove ti racconto tutti i punti di piacere!!

Se una persona ancora non prova piacere con una penetrazione, potrebbe bastare aggiungere una vibrazione alla stimolazione interna, in questo modo la stimolazione esterna della clitoride aiuterà: si andrà letteralmente ad insegnare a quella vagina che può provare piacere e, piano piano, si potrà risvegliarla!

Per quelle vagine, invece, che non hanno difficoltà con i diametri, si può optare per dei sextoy con un diametro maggiore. Purtroppo si reperiscono ancora un po’ difficilmente, ma, come quelli di vetro, possono essere molto stimolanti.

Ci sono inoltre anche in silicone con forme simili a queste che stanno pian piano arrivando sul mercato, ad esempio il brand Strap-on-me ne ha lanciati di bellissimi.