1.1 Uno, due o mille orgasmi?

L’eterna diatriba: esiste un orgasmo solo o ne esistono due? 
Clitorideo e vaginale?


Qualcuno sostiene che esista un orgasmo unico qualsiasi cosa si vada a stimolare. Qualcun altro che l’orgasmo vaginale equivale a un orgasmo clitorideo e quindi l’orgasmo è di nuovo uno e uno soltanto.
Da quando organizzo incontri sulla sessualità faccio sondaggi sulla tipologia di orgasmi che le donne raggiungono e le risposte sono sorprendenti.

C’è una miriade di punti che, opportunamente stimolati, possono portare la donna all’orgasmo così come ci sono punti che, se attivati assieme ad altri, portano allo stesso obiettivo, un po’ come le mosse di Okuto.

Da un sondaggio realizzato per una ricerca di AISPA (Associazione Italiana di Sessuologia e Psicologia Applicata) su 1264 donne, è emerso che:

  • il 92% ha raggiunto almeno una volta l’orgasmo
  • l’84% si è masturbata
  • il 33% circa ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo se masturbata dal/la partner
  • il 51% ha sperimentato orgasmi con la penetrazione senza la stimolazione diretta e simultanea della clitoride
  • il 60% circa ritiene che orgasmo da stimolazione clitoridea e orgasmo da penetrazione siano diversi
  • il 50% delle 500 donne che hanno trovato il loro “punto G” ritiene di aver sentito un piacere diverso
  • il 25% sperimenta orgasmi multipli spesso, mentre il 40% talvolta
  • il 46% ha usato almeno una volta un sex toy nella vita
  • il 52% ha sperimentato un rapporto penetrativo anale (dita, pene, bocca, oggetti)
  • il 53% di 634 donne arriva all’orgasmo con la stimolazione/penetrazione anale e il 58% di loro ha aggiunto la stimolazione di altre parti per arrivarci
  • il 59% delle donne ha finto almeno una volta l’orgasmo e di queste il 67,4% lo ha finto per non deludere il/la partner

Introduzione

Parte di questo corso è estratto dal corso Piacere Mio

ATTENZIONE:

Potrai vedere il resto del corso dal capitolo 2 due settimane dall’acquisto!

Avrai 12 mesi per poter completare il corso o tornare a guardarlo.

5.1 Quali sono i tuoi orgasmi fino ad ora?

E tu dove senti un maggior piacere e da dove ti arrivano gli orgasmi?

Puoi usare queste mappe da colorare usando due colori diversi. Uno per segnare quelle zone che ti portano un grande piacere ma non un orgasmo e un colore diverso per quelle che ti regalano un orgasmo.

Puoi anche scrivere quale tipo di stimolazioni ti piacciono di più così da condividere questa mappa del piacere con chi si occupa amorevolmente dei tuoi genitali.
Così come puoi colorarla assieme a questa persona, a volte chi ci stuzzica i genitali conosce meglio la nostra anatomia o i punti esatti che va a toccare!

Scarica qui l’immagine delle Zone Erogene!

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4.5 Come stimolare la clitoride durante i rapporti penetrativi con pene o dildo

Le C vibranti

Al momento ho solo due vibratori a forma di C. La C può essere divisa in due rami: uno più piccolo che viene inserito dentro (non sempre vibra) e uno più grande e vibrante che si appoggia sul glande della clitoride. Questo vibratore va a stimolare il glande del clitoride e può rendere più facile il raggiungimento dell’orgasmo in quelle donne che sentono il bisogno di una ulteriore stimolazione oltre alla penetrazione, ma vogliono restare con le mani libere. Alcuni hanno telecomando, altri hanno anche controllo con bluetooth.



Vibratori sottili per clitoridi

L’effetto della C vibrante può essere sostituito con un piccolo vibratore che abbia la forma adatta per ingombrare il meno possibile ma dare le giuste stimolazioni. Quando sono piccoli e schiacciati si possono mettere tra il clitoride e il pube maschile nella posizione amazzone o nelle varie varianti del missionario, altrimenti usati con una mano nelle altre posizioni. 



Masturbatore speciale per coppie

Questo vibratore è – credo – ancora unico nel suo genere. Nasce come masturbatore per uomo e al modello “Duo” è stato aggiunto un motore ulteriore per andare a stimolare con le sue forme e vibrazioni la vulva e il clitoride della donna. Trovo che sia uno dei giochi più fighi mai inventati!
Ha la forma a cilindro aperto, nella parte con più spessore sono presenti i motori. Uno oscillante pensato per stimolare il glande, il frenulo e la “monetina” del pene e l’altro con una vibrazione diversa più intensa per stimolare il clitoride della donna. Può essere usato sia con il pene eretto, flaccido o barzotto, come si suol dire in toscana.

Non è un tubo di gomma da stantuffare come i soliti masturbatori, ma un cilindro semi aperto che scorre sul pene. Può essere usato quando la donna ha difficoltà con la penetrazione e gradisce solo una stimolazione esterna, quando l’uomo ha difficoltà di erezione o durata. Questo gioco mette in contatto la coppia! Soprattutto quando stanno affrontando un percorso per trovare una felice soluzione ai mancati incroci.

L’uomo può stare sdraiato pancia sopra, sistema il masturbatore in modo che possa sia stare in buon equilibrio ma anche scorrere lungo il pene (la parte aperta guarderà il pube dell’uomo), e la donna si sistema nella posizione della amazzone (cavalcata o smorza candela) e muovendosi con il ritmo e le modalità preferite, stimola la vulva e il glande della clitoride.

È un gioco che non piace a tutti per il semplice fatto che devono piacere le vibrazioni. Alcuni uomini ci impazziscono, altri sono indifferenti ed altri ancora possono provare disagio.



Cockring o anelli penico

Questi sextoy hanno solitamente una forma ad anello e possono avere più funzioni. L’anello può stringere il pene e quindi trattenere il sangue e aumentare leggermente le misure in diametro e lunghezza (non si parla di cm ma qualche millimetro), questo stesso effetto può rendere il pene meno sensibile e quindi aumentare la resistenza.

Un pene che sente meno, arriverà all’orgasmo più lentamente. Ad alcuni uomini piacciono anche per il peso che possono far sentire e per la sensazione di costrizione. In base al diametro possono essere indossati sull’asta del pene o intorno ai testicoli, o entrambi. Alcuni anelli sono regolabili, altri sono elastici, altri sono rigidi (legno, metallo, plastiche rigide).

A questa categoria appartengono gli anelli vibranti. Sono muniti di un piccolo vibratore che dovrebbe andare a stimolare il glande della clitoride. Quelli che effettivamente funzionano sono quelli dove il motore vibrante è su una linguetta lunga e non adosso all’anello. La linguetta può essere anche rivolta verso i testicoli così da stimolarli.

4.3 Stimolare la vulva con la bocca

La stimolazione orale: anche per questa non ci sono indicazioni precise sempre in considerazione del fatto che ogni vulva è diversa e non si può stilare una lista ideale per tutte. Quindi il primo passo è fare un giro di rodaggio e capire cosa può piacere. Non fermarsi solo al glande o non iniziare subito da quello, esplorare le piccole labbra, l’apertura vaginale, il prepuzio e via dicendo.

Una tecnica usata da molte persone è quella dell’alfabeto. Ovvero disegnare con la lingua l’alfabeto su tutta la vulva. In questo modo si può coprire tutta la superficie vulvare e si potranno “registrare” in memoria i punti che son piaciuti di più, così da andare a stimolarli successivamente a colpo sicuro!

Si possono usare le labbra, la lingua, i denti per morsetti delicati: come?
Le labbra possono dare baci, succhiare, carezzare. Cosa, dove e per quanto tempo è variabile in base alla vulva e all’eccitazione.

L’effetto succhiotto può piacere molto o essere fastidioso: il consiglio è di iniziare delicatamente e ascoltare il volume delle emissioni vocali,  se queste non sono pervenute chiedere un feedback in tempo reale potrebbe essere di aiuto.

La lingua può essere usata in tanti modi. Morbida o rigida, a punta o distesa, a mulinello o in movimento. In base alla consistenza della lingua cambierà la sensazione percepita. Una lingua può leccare di piatto, leccare appuntita, titillare, muoversi avanti e indietro.

Una nota importantissima, se tu che leggi sei un leccatore di vulve, quando senti che quella vulva e clitoride stanno iniziando la salita dell’orgasmo, non fermarti! Resisti, stringi i pugni e vai avanti!

Assieme ad una stimolazione linguale o manuale del glande del clitoride potrebbe interessare a quella vulva anche una stimolazione interna usando uno o più dita o un sextoy.

Ci sono delle clitoridi erroneamente definite troppo sensibili perché non tollerano il tocco di un dito, di un sextoy e nemmeno della lingua.
Io le chiamo clitoridi sofferenti o meglio clitorodinia (dolore alla clitoride). Una cosa è andare a stimolare la clitoride senza lubrificazione o stimolarla per troppo tempo o subito dopo un orgasmo.
Un’altra è non riuscire a toccarla perché si percepisce che non sopporta il contatto o sente dolore.

Cosa fare in questi casi? Una valutazione del pavimento pelvico con una persona specializzata in dolore pelvico.

4.2 Stimolare la vulva con le mani

Ecco alcuni suggerimenti da mettere in pratica:

  • Il monte di Venere – il cuscinetto sopra il pube dove di solito crescono i peli pubici – solitamente è poco considerato! Massaggiarlo porta una stimolazione indiretta di tutta la clitoride, interna ed esterna: ci puoi appoggiare sopra la mano e, senza spostarla, muoverla disegnando dei cerchi, puoi tenderlo leggermente verso l’ombelico o stimolarlo più intensamente con una pressione verso l’alto, questo crea una tensione a livello delle piccole e grandi labbra ed espone di più il glande del clitoride.
  • Le grandi e piccole labbra – queste ultime sono il corrispettivo femminile dello scroto – sono sensibili e ricche di terminazioni, puoi accarezzarle, stiracchiarle o pizzicarle. E non dimenticare che alla base delle piccole labbra si trovano i bulbi della clitoride.
  • Tra la vagina e l’ano c’è una zona speciale, il perineo, sotto cui si cela la spugna perianale, che – se ben accarezzata – può procurare un grande piacere ed alcune donne raggiungono orgasmi anche con la stimolazione di questa zona.
  • All’ano arrivi proseguendo verso le natiche: puoi stimolarlo esternamente con piccoli massaggi o più profondamente, inserendo il polpastrello fino a tutto il dito e facendo sempre attenzione che ci sia sempre una corretta lubrificazione presa dalla vagina o indotta con un lubrificante.
  • Ben nascosto o in piena vista – dipende dalla propria anatomia e dal grado di eccitazione – appena sotto il monte di Venere e nel punto in cui originano le piccole labbra, c’è il glande del clitoride.
    Così come il glande del pene, anche questo è molto sensibile ed è protetto dal prepuzio. Sul tipo di stimolazioni da dedicargli durante la masturbazione si potrebbe scrivere un libro! Un approccio diretto e vigoroso spesso porta a una iper-stimolazione che potrebbe diventare fastidiosa, meglio iniziare con lentezza e arrivando da lontano anche perché non sempre si sa come potrebbe essere quel clitoride. Ad alcuni glandi di clitoride piace un tocco più deciso, mentre altri preferiscono un tocco delicato o laterale, non diretto. È bene che il glande clitorideo sia lubrificato, altrimenti potrebbe diventare troppo sensibile, dolere o causare bruciore.
  • Una volta che si è entrati in confidenza e che il clitoride dà il via libera, si possono fare varie cose. Accarezzarlo circumnavigandolo, strizzarlo se lo si gradisce, giocare con il prepuzio, far finta di essere un DJ con un disco da mixare alternando corse corte concentrate a delle altre più lunghe che arrivino fino all’entrata vaginale, titillarlo come se fosse un pulsantino e tutto quello che vi viene in mente e che non sia eccessivo per quel clitoride.
  • Nella parte inferiore del glande della clitoride si può percepire una specie di piccola buchetta e un piccolo punto un po’ nodoso: è il frenulo del glande e così come per gli uomini anche per la donna è molto sensibile e piacevole. Puoi toccarlo con entrambe le mani: una può occuparsi della clitoride mentre l’altra può massaggiare il monte di Venere o andare a esplorare altri lidi.

    Molte donne trovano piacevole la doppia stimolazione o la tripla stimolazione:   
    – clitoride + vagina
    – clitoride + vagina + ano
  • Si è soliti pensare che in vagina ci possano andare solo le dita indice e medio, ma il pollice?
    Se si inserisce il pollice in vagina, che ha anche un diametro maggiore, l’indice può andare a stimolare l’ano!

4.1 Come parlare delle proprie preferenze

Come abbiamo visto la clitoride non è solo quel puntino che sbuca fuori dalla congiunzione astrale delle piccole labbra, ma è una struttura molto più ampia e questo ci permette di poterla stimolare in tutti i suoi punti, esterni ed interni.

Non esistono stimolazioni adatte a tutte le vulve e clitoridi, ma ci sono stimolazioni perfette per ogni donna che possono cambiare nel tempo o in base al momento e/o alla persona con cui si amoreggia.



Come comunicare?

La grande verità è che le persone ancora non godono della telepatia e se per caso la persona che avete scelto in quel momento per stimolare la vostra vulva non gode di particolari doti esplorative o se i vostri gusti son cambiati, dovrete comunicare a quella persona ciò che più vi piace e come.

Lo si può fare sia sul momento oppure in un momento diverso se la cosa vi crea disagio.
Sul momento si può cercare di spiegare con parole o unire anche le dimostrazioni pratiche.

La forma più semplice per molte potrebbe essere quella di masturbarsi di fronte al/la partner così da mostrare veramente quali zone e quali tocchi vi piacciono di più.

Volendo potreste mostrare al/la partner anche la vostra personale mappa del piacere, ad esempio mentre sorseggiate un bicchiere di vino, e programmare le varie cose da provare, consapevoli che da un piano a tavolino alla messa in pratica le cose potrebbero essere diverse, ed essere pronti a riderci, perché le risate ci stanno sempre bene nel sesso!! (mio parere personale!)

3.1 Com’è fatta la clitoride? Clitoride e pene, similitudini


Chi non sa com’è fatta veramente una clitoride, pensa che sia solo quel bottoncino nascosto dal prepuzio, quel cappuccio da cui originano le piccole labbra e nemmeno si immagina che invece è molto di più.

Sotto il prepuzio, infatti, c’è il corpo della clitoride che può misurare da 1,5 a 3 cm e che è ricettivo alle stimolazioni, mentre i bulbi della clitoride partono da sotto il glande e percorrono il vestibolo ai lati dell’ uretra per arrivare all’apertura vaginale.

Questi si possono stimolare sia esternamente che all’entrata vaginale.


Queste indicazioni GPS possono essere davvero utili per quelle clitoridi che non sopportano molto la stimolazione diretta sul glande, talvolta dolorosa.
Inoltre, la clitoride è sostenuta, abbracciata e stimolata anche dai muscoli del pavimento pelvico, e le stimolazioni indirette (da lontano) possono procurarle godimenti inaspettati.

Motivo per cui il piacere ne risente quando il perineo non è in salute, sia che si parli di muscoli con poco tono o viceversa non pronti a rilassarsi.

Tutto questo per dirti che non esiste solo la stimolazione del glande come un disco da dj, anzi, spaziare lungo tutte le sue diramazioni può portare sensazioni esplosive!

Questa è una vera clitoride!

Sì, quello che vedi qui è proprio un reperto autoptico di una clitoride. Ringraziamo innanzitutto le donne che hanno prestato il loro corpo alla scienza e, in particolare, ai medici Di Marino e Lepidi.


Se sei abituata a vederla tutta tonda, fumettosa e colorata, questa ti sembrerà ovviamente poco viva e un po’ gonfia ma decisamente utile a comprendere come è veramente fatta una clitoride.

È un organo complesso di cui non si può dire di aver scoperto tutto perché ci sono pezzi ancora oggi non bene identificabili.

Nella prossima foto, la vedrete anche da dietro, punto da dove si può osservare come le radici e i bulbi non siano pezzi separati (2 bulbi e 2 radici staccati) ma un unico pezzo: un bulbo e una radice che originano dal corpo della clitoride e poi proseguono per arrivare al glande, la parte esterna visibile.


La parte interna cambia molto da donna a donna, in base alla sua anatomia pelvica. E questo incide sulla forma della clitoride: quanto vanno in profondità queste strutture e quindi quanto possono modificarsi le zone interne del piacere femminile.


I bulbi e le radici sono contenuti da alcuni muscoli del pavimento pelvico che le sostengono e le stimolano.

Come si può vedere la separazione con le piccole labbra è parecchio incasinata!
Glande e piccole labbra sono proprio appiccicati: elemento che ci ricorda un’ennesima volta l’importanza delle piccole labbra nella stimolazione indiretta del glande della clitoride!



Lo sai che sfruttiamo solo il 10% della clitoride?

No? Meglio! Perché si tratta di una bufala fatta e finita! Un po’ come quella diceria di fine ‘800 che sosteneva l’utilizzo solo parziale del cervello! Eppure, questa falsa credenza continua a girare come fatto veritiero.

Di vero c’è solo il fatto che abbiamo capito che la clitoride non è solo quel pallino che spunta fuori in mezzo alle labbra.

La parte interna può essere stimolata durante le penetrazioni con dita, oggetti, sex toy e il pene.

Molte donne, già da bambine, si masturbano strusciandosi a oggetti o sfregando le gambe e andando a stimolare sia il glande che tutto il corpo della clitoride.

Grazie ai muscoli del perineo, che sostengono i bulbi e la radice della clitoride, e che si contraggono e si rilassano con i movimenti del bacino avanti e indietro, tutta la clitoride viene stimolata insieme al massaggio che riceve dall’esterno.


Chi non sa che la clitoride è così presente e non la prende in considerazione, come può scoprire dove si trova?

  1. andando in esplorazione durante un momento di auto amore o giocando con il/la partner
  2. cercando di capire con carezze e massaggi dove si sente “diverso”.

Non è detto che queste azioni potranno portare ad un orgasmo, ma potrebbe colorare di più un momento piacevole rendendo quella clitoride e vulvagina più consapevole di tutto il piacere che può provare e raggiungere.



I muscoli della clitoride

Le parti della clitoride interne, radici e bulbi, sono sostenute dai muscoli ischiocavernosi che la ancorano alle ossa del pube e da quelli bulbocavernosi che la sostengono e stimolano ai lati della vagina.

Lo stato di salute di questi muscoli è importantissimo per la salute della clitoride e per il piacere che può sentire.

Se questi muscoli sono poco tonici e deboli, la clitoride non viene stimolata come dovrebbe e potrebbe non arrivare più agli orgasmi.
Se i muscoli sono troppo incazzati, la clitoride potrebbe anche arrivare ad avere dolore, come anche a non riuscire ad arrivare agli orgasmi perché i muscoli non si sanno rilassare.

In entrambi i casi ci possono essere difficoltà a raggiungere gli orgasmi e a provare piacere.

Esercizio

Come immagini la tua clitoride?
Hai mai ascoltato le altre parti della tua clitoride?
Quando la clitoride non è eretta le parti più facili da individuare sono il glande e il corpo (sotto il prepuzio), ma quando è eretta durante l’eccitazione si possono percepire meglio i bulbi e le radici se le vai a cercare ai lati delle ossa pubiche.

Cercala, ascolta come sta, parlaci!
Cerca di immagine come sia dentro, quali spazi occupi e immaginala felice!
Fai un disegno della tua clitoride felice, magari puoi aggiungere le cose che la rendono o la renderebbero più felice.

Bibliografia

Bibliografia

Frank H. Netter – Atlas of Human Anatomy
Henry Gray – Anatomy of the Human Body
J. Haslam, J. Laycock – Therapeutic Management of Incontinence and Pelvic Pain Pelvic Organ Disorders

Vincent Di Marino – Anatomic Study of the Clitoris and the Bulbo-Clitoral Organ
Foldes P, and Buisson O. – The clitoral complex: A dynamic sonographic study

1.2 Orgasmi esterni

Orgasmo clitorideo

È il più comune ed è procurato dalla stimolazione della clitoride. Regala sensazioni piacevoli e intense che partono dalla clitoride e si irradiano in tutto il corpo della clitoride, vagina e pavimento pelvico. Può essere molto sensibile e richiedere particolari attenzioni. La clitoride si può stimolare sia direttamente sul glande che indirettamente con massaggi o stimolando le sue parti interne.



Orgasmo del punto U – U spot

Scaturisce dalla stimolazione di una piccola zona di tessuto erettile e sensibile che si trova appena sopra e su entrambi i lati dell’apertura uretrale, da dove esce la pipì, per capirci. 
Si trova nella piccola area tra l’uretra e l’apertura vaginale. Se questa regione è dolcemente accarezzata con il dito, la lingua, un sex toys o la punta del pene, c’è una buona risposta. Oltre a sollecitare la parte finale della spugna uretrale e l’uretra, si stimolano anche i primi tratti dei bulbi cavernosi del clitoride. Spesso la stimolazione di questa zona può portare allo Squirting.



Orgasmo della spugna perianale

Anche se mancano disegni nei principali libri di testo, pare che esista una porzione di tessuto erettile nel centro tendineo (perineo, quella zona tra ano e vagina). Potrebbe essere una porzione di tessuto erettile che congiunge i bulbi della clitoride. Fatto sta che diverse donne mi hanno confermato che riescono a raggiungere l’orgasmo con la stimolazione diretta di quest’area.