La vulva è ben nascosta in mezzo alle gambe, protetta dalle grandi labbra e dai peli pubici. Non è a portata di mano come il pene per gli uomini e una donna può metterci un po’ a scoprirsi, soprattutto se nessuno le dice che conoscere il proprio sesso è normale e naturale, che può tranquillamente studiarla in vari modi, guardandola allo specchio o tastandola per capirne le forme.
Ci sono tanti modi di chiamarla: patata, patonza, passera, passerina, fica-figa, topa, fiorellino, intimità, natura, mona, bernarda, barbisa, buco, aiuola (dalla rinomata canzone “ti raserò l’aiuola”), gnocca, cosina, potta, iolanda, fregna, farfallina, gigia, e tanti altri nomignoli che servono solo a renderla più introvabile e a coprirla di un’aura carica di tabù.
La vagina è il canale interno che connette la vulva con l’utero.
La vulva è la parte esterna: quella rivolta al mondo, che spesso fa gridare allo scandalo se se ne parla o la si vede!
Una cosa che forse nemmeno tu sai è che le vulve son tutte diverse: non esiste un modello di bellezza unico.
Sempre più spesso arrivano notizie di donne che fanno interventi plastici (labioplastica) per “ringiovanirsi”, perché quelle “rughe” indicano vecchiaia, o perché è più aperta rispetto a prima, o perché appunto c’è questa idea che le “piccole labbra” debbano essere piccole, mentre sono solo interne e stanno in mezzo alle “grandi labbra” che potremmo chiamare esterne.
Foto di: Laura Dodsworth;
Articolo: “Me and my vulva: 100 women reveal all”
Magari sai già che il monticello sopra quell’osso duro, dove si fa la ceretta alla brasiliana, è chiamato monte di Venere e prosegue sfociando nelle grandi labbra, che ospitano peli sul lato esterno e stanno solitamente chiuse a proteggere la vulva e le labbra “interne”.
Il monte di Venere è più prominente nelle donne che hanno qualche chilo in più e se i pantaloni sono un po’ stretti lo segnano trasformandolo nel cosiddetto “zoccolo di cammello” o “camel toe”.
Se a molte di noi appare brutto e inguardabile, sappi che chi apprezza la vulva, lo trova di solito molto eccitante.
Più internamente, protette, si trovano le piccole labbra, che hanno un aspetto irregolare e possono essere davvero molto diverse da donna a donna, per colore, forma e grandezza, e inoltre, sono asimmetriche tra loro. Capita infatti che in una donna un piccolo labbro sia molto diverso dal suo compagno. E non pensare che ne esista anche solo una forma sbagliata: ogni forma è ideale per quella vulva, quella vagina e quel clitoride.
Le piccole labbra (o interne) hanno una funzione precisa: sono una specie di prolunga del canale vaginale, come se la vagina continuasse ancora grazie alla presenza delle piccole labbra!
I movimenti che si hanno con la penetrazione (di un pene o un sextoy) vanno a stimolare anche le piccole labbra che a loro volta stimolano il glande del clitoride grazie ai punti di contatto diretti (prepuzio e frenuli).
A differenza delle “grandi” labbra, le piccole labbra non sono coperte da peli.
Le piccole labbra nascono dal clitoride, come un proseguimento del prepuzio (per prepuzio si intende la pelle che ricopre il clitoride nella donna e nell’uomo sarebbe quella porzione di pelle che ricopre il glande).
Immagina prepuzio e piccole labbra come un mantello che copre la testa (clitoride) e poi scende sulle spalle e ricorda che, a differenza dell’uomo, abbiamo ben due prepuzi che si estendono nelle piccole labbra.
Le piccole labbra si uniscono poi al lato opposto, vicino all’ano per intenderci, in un punto chiamato forchetta. Le forme sono tra le più diverse, possono essere molto piccole e finire subito dopo 2 cm, o arrivare in fondo come se fosse un grande mantello.
Uso l’esempio di un elastico per capelli, come quelli di stoffa che si usavano tanto negli anni ’80. Se ricordi, avevano un sacco di stoffa intorno, tanta quanta ne serviva per la distensione maggiore dell’elastico interno. Lo stesso meccanismo vale per le rughe delle piccole labbra e per la vagina, necessarie per accogliere un pene ma anche per far uscire la testa di un neonato: da qualche parte quel tessuto deve stiparsi e lo fa creando rughe quando è a riposo.
Oltre ad essere “rugose” per poter accogliere e espellere, le piccole labbra contengono un tessuto spugnoso che con l’eccitazione si riempie di sangue e la loro mucosa speciale è costellata di sensori per il piacere.
La salute delle piccole labbra è connessa a quella del perineo, come avviene anche per la clitoride. Se arriva poco sangue, perché i muscoli del perineo sono poco attivi (sia ipertono che ipotono), si possono avere delle piccole labbra tristi, poco vive.
Ancora più internamente, appena sotto la clitoride, c’è il vestibolo (una piccola porzione triangolare) e sotto di lui, appena sopra la vagina, si trova il meato urinario o apertura uretrale, conosciuto anche come uretra. Non sempre si riesce a vedere bene l’uretra proprio perché sta sopra la vagina, ed è questo che porta a volte a pensare che l’urina esca dalla vagina.
Dall’uretra fuoriesce l’urina o il liquido prodotto dalle ghiandole di Skene con l’eiaculazione femminile. Sono molto rare le donne la cui uretra sfocia nel canale vaginale.
Nell’apertura vaginale, cioè appena dentro la vagina, si trova l’imene. A differenza di ciò che comunemente si crede, l’imene non è un sigillo di sicurezza che si rompe e poi sparisce, ma una specie di membrana con piccoli tentacoli, che sta adesa alla parete vaginale e serve per mantenere chiusa la vagina quando non viene usata.
Ma all’occorrenza, proprio come l’elastico per i capelli di cui ho parlato prima, si espande proprio per la sua forma corrugata.
Alcune donne lo hanno più pronunciato e altre meno.
Solo poche donne hanno una mancata elisione di questa membrana che quindi resterebbe chiusa e impedirebbe sia alle secrezioni vaginali che al sangue di uscire, ma sono casi rarissimi e serve un intervento medico.
Questi filamenti di imene potrebbero dare fastidio, ma spesso capita che una donna manco se ne accorga, o che trovi delle alternative per spostare il filetto o che si rompa con l’uso.
Questo significa che la storia secondo cui con la prima penetrazione peniena si rompe l’imene e si perde la verginità è solo una leggenda.
La perdita di sangue può essere dovuta più a una mancanza di elasticità dei tessuti, sia all’entrata vaginale che a livello dello stesso imene perché mai usati prima: un po’ come accade con le labbra secche in inverno, se sorridiamo si formano dei taglietti e sanguinano.
Tutta la parte interna e le piccole labbra sono ricche di ghiandole che producono vari tipi di muco:
Tra la forchetta e l’ano c’è una zona che viene definita comunemente “perineo” (dal greco: “intorno all’ano”). Qui risiede l’insieme di muscoli e fasce connettivali che formano il pavimento pelvico.
Il perineo viene anche chiamato centro tendineo perché al suo interno c’è un incrocio nevralgico di muscoli e strutture connettivali del pavimento pelvico.
Normalmente dovrebbe avere un aspetto liscio e disteso e misurare circa 3 cm.
Quando è molto lasso e più ampio, potrebbe indicare uno stato di ipotonia dei muscoli, se invece è più corto e bombato, uno stato di contrattura muscolare.
Ti sei mai guardata la vulva con uno specchio? Scoprire come è fatta può aiutarti a conoscere meglio te stessa e soprattutto a controllare il suo stato di salute.
Nello stesso modo in cui guardi il viso allo specchio al mattino, ogni tanto dovresti guardare la vulva e vedere come sta, se ci sono cambiamenti in positivo o in negativo.
Alle donne che si sdraiano sul mio lettino la mostro sempre e spiego come il suo aspetto indichi il suo stato di salute: il colorito delle piccole labbra, di quella porzione di mucosa racchiusa tra le piccole labbra, l’apertura vaginale, l’uretra e la clitoride.
Conoscere la tua vulva ti può aiutare anche a rilevare il prima possibile ghiandole infiammate, condilomi (verruche genitali), infezioni e mal funzionamenti del perineo.
Esercizio
La vulva allo specchio, fai il ritratto della tua vulva
Prenditi del tempo per conoscere la tua vulva.
Puoi usare le mani ad esempio durante il bidet per andare a sentire le varie parti che la compongono, sentire le diverse rugosità della pelle e delle mucose, quali sensazioni ti da.
Puoi anche prendere uno specchio e studiarla da vicino.
Osservarla così come è chiusa con le grandi e piccole labbra che stanno vicine vicine, e osservarla divaricando le varie labbra e vedere cosa c’è sotto.
Quindi la clitoride e l’apertura vaginale.
L’apertura uretrale è proprio sopra la apertura vaginale e spesso protetta anche lei da qualche piccolo pezzetto di imene.
Puoi osservare il tuo imene che solitamente sta chiuso (quando la vagina ha una buona chiusura) e se lo apri vedrai una piccola parte di vagina.
Ti va di fare un ritratto della tua vulva?
Non ci sono regole, può essere un ritratto realistico ma anche un disegno astratto!
O se vuoi puoi colorare questo quadernino di divulvamandala disegnati da me!