La vagina non è un canale amorfo o insensibile, anzi: ha una forma che, se non è lineare, di sicuro può essere molto delicata.
Nel capitolo dell’anatomia abbiamo già visto le varie aree di piacere, un primo passo potrebbe essere quello di trovarle ed esplorarle senza tante pretese.
Da dove iniziare?
L’ingresso della vagina è la parte più sensibile visto che è abbracciato ai lati dai bulbi della clitoride, in alto dalla spugna uretrale – altro tessuto erettile e spugnoso – e in basso dalla spugna perianale, tessuto erettile anche questo. Con un dito o più di uno, puoi massaggiare queste parti, esplorare con i polpastrelli ogni cm, fare delle pressioni o strusciarle, magari soffermandoti dove ti accorgi di provare più piacere.
Più internamente sul lato che guarda verso il monte di Venere (parete anteriore), trovi una zona rugosa, quasi sporgente, che se stimolata potrebbe darti sensazioni piacevoli e molto intense, a volte così forti che ti sembra di correre in bagno a svuotare la vescica: si tratta del tanto chiacchierato punto g. La sua sensibilità non è uguale per tutte le vagine e non si trova sempre nello stesso posto: alcune lo hanno più in avanti, altre più in profondità.
In fondo puoi arrivare a tastare e percepire la cervice, un cilindretto con una consistenza più turgida, dalla pelle liscia, e spesso puoi sentire come un sorrisetto: è l’entrata verso l’utero. Sopra e sotto di essa, ci sono altre due zone di particolare interesse capaci di regalarti vere e proprie scariche di piacere intenso, che in alcuni casi, possono risultare un po’ fastidiose fino a che non le si comprende: puoi massaggiarle o fartele massaggiare con i polpastrelli delle dita con il classico gesto del “vieni”.
Altri suggerimenti per il movimento delle dita all’interno della vagina:
• Dentro / fuori, ma con un po’ di grazia e seguendo le curve.
• Lievi pressioni, sia disegnando dei cerchi che su/giù, soprattutto per il punto G/zona CUV che per il punto A e il punto profondo.
• Classico movimento delle dita per dire “vieni vieni” negli stessi punti indicati qui sopra.
• Usando 1/2/3 dita e ruotando tutta la mano, per sentire con i polpastrelli tutta la circonferenza della entrata vaginale. In base alla profondità della pressione dei polpastrelli si potranno stimolare varie zone: entrata vaginale, spugna perianale, punto G.
• Con 1/2/3 dita dentro e il palmo appoggiato sul glande del clitoride e senza staccarlo da lui, muovere il polso, a un estremo aumenterà la penetrazione e all’altro la pressione e sfregamento sul clitoride.
• Il pollice, quando le dita sono dentro, può stimolare il glande del clitoride o il punto U.
• Con il pollice introdotto in vagina, puoi usare le altre dita per stimolare il clitoride o l’ano, in base a come è messa la mano.
• A mano libera puoi stimolare il monte di Venere, il clitoride o altre zone erogene vicine.